Cadavere squisito
Introduzione
Ho acquistato Cadavere Squisito al Salone del Libro di Torino, in tantissimi ne hanno parlato bene e quando mi hanno detto “è un libro che non lascia indifferenti”, ho pensato fosse giusto per me. Una storia cruda, un viaggio nella sofferenza di una vita che sembra non accettare il destino che gli è capitato.
Recensione
Marcos lavora nello stabilimento di macellazione che un tempo era appartenuto al padre, prima della Transizione, prima che l’uomo impazzisse per il dolore di aver perso la moglie e fosse messo in una casa di riposo. Per quanto sia difficile assistere ogni giorno a quelli che a tutti gli effetti sono omicidi di esseri umani, Marcos compie meticoloso il suo lavoro. Mantiene i rapporti con i fornitori, con i clienti, riceve gli ordini dei conciai e dei cacciatori e soddisfa al meglio ogni loro richiesta. Trova la forza di compiere ogni gesto pensando alle spese che deve sostenere per far vivere il padre nella miglior casa di riposo della zona, sperando di fargli passare gli ultimi anni di vita nel modo migliore possibile.
Più si va avanti e più entriamo nella sua vita, nel suo tormento. Una moglie che non vive più a casa con lui, una sofferenza incredibile che si trascina dentro, una sorella assente e superficiale, troppo egocentrica per preoccuparsi sinceramente delle persone che la circondano.
In ogni pagina, scritta con maestria eclatante, ti addentri in una realtà raccapricciante. Scene che mettono i brividi, una realtà disturbante in cui emergono tutte le perversioni umane un tempo ritenute inaccettabili. Una bestializzazione non solo del corpo umano, ma anche della società che permette e giustifica ogni atto osceno di violenza.
Conclusioni
Un libro molto disturbante, sicuramente non adatto a chi è troppo sensibile a tematiche di violenza di ogni tipo. Se invece ti piacciono realtà portate al limite, se hai letto Palahniuk e lo adori, allora potrai lasciarti travolgere da queste pagine che ti trascineranno in nuovi oscuri fondali. E ti piacerà.
Piccola parentesi per chi lo avesse già letto
Sono rimasta estremamente colpita dalle ultime righe del libro. Con pochissime parole l’autrice è riuscita a ribaltare tutta l’idea che avevo in mente della storia in quel momento. Tant’è che ho dovuto rileggerlo perché sono rimasta estremamente colpita.
Mai fidarsi delle apparenze.
Voto
Citazioni
Aveva lo sguardo umano dell’animale addomesticato.
Altre distopie per stomaci forti
– Cavie di Chuck Palahniuk
– Gli ultimi Giorni di Brian Evenson