Glitch – il Tempo si può riscrivere

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Glitch

Andrea Manenti
Max è un ragazzo schivo, di poche parole. Conduce una vita da fantasma, nessuno sembra accorgersi di lui e questo gli va bene, anzi gli consente di portare avanti il suo piccolo business di furtarelli che gli consente di intascare qualche spicciolo. Eppure una ragazza sembra sconvolgere la sua esistenza, e all’improvviso si troverà coinvolto in un culto. Quattro assurdi personaggi che saranno i suoi mentori, nel tentativo di insegnargli le regole da seguire per piegare e riscrivere il tempo.

Introduzione

Oggi parliamo di un doppio esordio: Andrea Manenti con il suo primo romanzo, Glitch; e La Nuova Carne, una casa editrice nata pubblicando riviste di racconti e che ha aperto le sue porte ai romanzi. Vi consigliamo di darci un’occhiata.

Recensione

Glitch ci immerge immediatamente in una realtà grigia, spoglia, sbagliata. Da una parte abbiamo Max, un ragazzo invisibile, che non esce mai dai confini che lui stesso traccia, ma che ha la capacità di vedere crepe che agli altri sfuggono. Dall’altro Anna, componente di un’organizzazione mandata lì a studiare il Primo Graffio. Insieme a lei ci sono altri tre personaggi: Otto, Naijian, Bob. Nessuno di loro è autorizzato a interferire direttamente con Max, fino a che questa sembra l’unica soluzione per risalire a chi sta giocando con il tempo.

Max si ritrova coinvolto in qualcosa più grandi di lui, seppure totalmente disinteressato, nichilista e privo di alcuna prospettiva futura. Si guarda intorno e vede solo una città grigia, con persone grigie e che non hanno nulla da offrirgli. Eppure c’è Anna, il suo sguardo vale più di quanto vorrebbe ammettere. A quanto pare questo fa parte dell’Ineluttabile. Così inizia l’addestramento, le regole di Mem, la capacità di piegare il tempo e riscriverlo, facendo attenzione ai Glitch.

La scrittura di Andrea Manenti è molto scorrevole, capace di immergerti in una realtà concreta senza pesantezza. Ogni personaggio è unico, impari a capire ogni aspetto, ogni comportamento che hanno e per ognuno ho provato empatia.

Scorrevo le pagine cercando di capire dove volesse accompagnarmi, quale fosse il punto e ogni colpo di scena era totalmente inaspettato, ben costruito e coinvolgente.

Conclusioni

Una storia davvero intrigante e ben costruita. Parlare dei viaggi nel tempo è sempre un rischio, cadere nel paradosso o nei buchi di trama è facile, ma in Glitch devo dire che è stato affrontato egregiamente.

Quindi consiglio vivamente di leggere Glitch se vi piacciono le realtà alternative, se vi piacciono le atmosfere dark o se siete dei nichilisti che credono che l’umanità tutta sia irrilevante.

Voto

4/5

Note

Ringraziamo l’autore Andrea Manenti per averci fornito il libro e averci fatto conoscere la sua fantastica storia!

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