Hunger Games vol. 1 -Recensione

Hunger Games

Suzanne Collins
Come ogni anno, dopo la rivolta dei 13 distretti contro Capitol City e la loro disfatta, tornano gli Hunger Games. Due tributi, un uomo e una donna, verranno scelti in ogni distretto per combattere tra loro fino alla morte per compiacere gli abitanti di Capitol City, persone meschine, egoiste, superficiali e altezzose, e intrattenerli con uno show ai limiti dell’umanità. I partecipanti si troveranno costretti in un’arena, incalzati dai pericoli appositamente studiati per radunarli tutti, un po’ per volta, verso lo scontro finale che decreterà un unico vincitore. Per colui che riesce a sopravvivere c’è una ricompensa: una vita di agi, fama e benefici per loro e le loro famiglie, ma a che prezzo? Katniss Everdeen, lo scoprirà sulla sua pelle affrontando fame, dolore, frustrazione, cercando di non perdere se stessa e ciò che la rende un essere umano.

Introduzione

Dalla prima uscita di Hunger Games sono passati dieci anni. Il suo successo è mondiale, così i libri quanto i film ad essi ispirati. A cavallo dell’uscita del prequel Ballata dell’usignolo e del serpente ho deciso di leggere per la prima volta questa trilogia. Ho scelto la nuova edizione Oscar Mondadori, con una copertina morbida molto d’impatto e lo stesso traduttore della prima serie.

Recensione

Prima di leggere il libro, della serie Hunger Games conoscevo solo il primo film visto al cinema nella data di uscita. Nonostante mi piacque moltissimo, non fui molto spinta a vedere gli altri né ad informarmi sui tre libri a cui si ispiravano. A distanza di dieci anni posso dire di essere felice di aver finalmente letto il primo libro di questa trilogia.
Hunger Games ricade nel genere fantascientifico distopico, ma è anche considerato un degno rappresentante del genere Young Adult. La trama credo che ormai la conoscano tutti. Nel giorno della mietitura, i rappresentati di Capitol City pescano a sorte due tributi per ogni Distretto, ragazzi e ragazze dai 12 ai 18 anni per partecipare agli Hunger Games. Nel distretto 12 Katniss Everdeen, sedici anni, compie un’azione più unica che rara: quando la sua sorellina di dodici anni viene pescata, si offre volontaria per salvarle la vita. Ed è da qui che ha inizio la storia.

La narrazione è in totale prima persona. Non è un romanzo la cui prosa colpisce particolarmente. Il pubblico a cui è rivolto è per lo più adolescenziale, quindi l’autrice fa leva sulle emozioni e sulle sensazioni da trasmettere ai suoi lettori più che alla forma del romanzo, e devo dire che riesce completamente nel suo intento.
Ad inizio libro ho avuto difficoltà nella lettura perché non amo la narrazione in prima persona e probabilmente non sono abituata allo stile, ma è stata una difficoltà che ho superato facilmente. A partire dal secondo capitolo, infatti, ne sono rimasta completamente catturata e l’ho divorato in neanche tre giorni. Gli eventi si susseguono in modo dinamico, veloce. In pochissime pagine, Suzanne Collins è riuscita a far percepire completamente lo stato d’animo di Katniss, in modo che io stessa mi sentissi parte attiva della storia e soffrissi con lei tutte le ingiustizie e le difficoltà che si trova ad affrontare.
Ansia, tensione, apprensione e sconforto sono solo poche delle tante emozioni che ho provato. La figura di Katniss è presentata come una donna forte e indipendente. Ha vissuto un grave trauma da piccola e ha dovuto rimboccarsi le maniche e provvedere al sostentamento della sua famiglia. Con una madre assente e una sorellina più giovane di lei di quattro anni non ha avuto una vita semplice. Troppo abituata a non poter affidarsi a nessuno e ad essere lei il pilastro fondamentale su cui gli altri fanno affidamento, vive gli Hunger Games con tenacia, caparbietà e intraprendenza, caratteristiche che le salveranno la vita. Tuttavia, la nostra ragazza di fuoco mostra anche un lato fragile, sopratutto nel rapporto che la lega a Rue, una ragazzina del distretto 11. Così come sua sorella, anche lei è stata chiamata a soli dodici anni per partecipare ai giochi, ma a differenza di Prim nessuno si è fatto avanti per salvarla da morte certa.
Questo in particolare è un rapporto che mi spezza il cuore. Il legame tra le due ragazze diventa forte e stabile già dal primo incontro in arena. L’associazione che Katniss fa tra Rue e sua sorella Prim la porterà a provare un forte affetto verso la ragazzina del distretto 11, e i legami affettivi possono essere davvero pericolosi in questo mondo. Infatti, la legge vuole che solo un tributo potrà essere il vincitore degli Hnger Games. Oltre a lei, a complicare le cose ci si mette Peeta, il ragazzo segretamente innamorato di Katniss ed estratto insieme a lei per partecipare agli Hunger Games. Peeta viene sempre visto come un ragazzo dolce, pacato, incapace di fare del male a chiunque, ma costretto a crescere in fretta e duramente per salvarsi la vita, alleandosi con i più forti per garantirsi la sopravvivenza dagli Hunger Games, trovandosi inevitabilmente contro la ragazza che ama.
Ed è proprio durante la crudeltà dei giochi che emergono i sentimenti più umani di Katniss, l’affetto per il ragazzo che da sempre la ama, l’istinto di proteggere la più piccola partecipante che tanto le ricorda la sua dolce sorellina.
E quindi che fare? Seguire il cuore rischiando la vita o lottare contro tutto pur di uscire dall’arena e tornare a casa per riabbracciare la sua famiglia?

Mentre leggevo ho provato una forte sensazione di disagio. Così come Katniss, ero impotente di fronte alla malvagità e alla crudeltà dei giochi di Panem. Ed è proprio questa la forza del romanzo della Collins. Non volevo mai smettere di leggere perché troppo coinvolta.

Conclusioni

In definitiva ho amato questo romanzo e mi pento di avergli sempre dato poche possibilità da giovane.
Mi rendo conto infatti che è prettamente adolescenziale e non può essere apprezzato allo stesso modo dai lettori per ogni fascia di età, e sicuramente questo libro sarebbe stato uno dei miei preferiti qualche anno fa. Ad ogni modo, c’è da dire anche che il finale lascia completamente con il fiato sospeso, quindi è inevitabile per me iniziare subito la lettura del secondo volume.

Voto

5/5

Citazioni

Le parole sono semplici e rassicuranti e promettono che il domani sarà più piacevole di quell’ orribile frammento di tempo che chiamiamo oggi.

Non è nella mia natura cedere senza lottare, anche quando le difficoltà sembrano insormontabili.

Piangere è inammissibile.

3 Risposte a “Hunger Games vol. 1 -Recensione”

  1. Bella recensione!! Ho sempre avuto pregiudizi contro questo titolo ma penso gli darò un’opportunità… speriamo valga la pena, grazie!!!!

    1. Sicuramente questo è un titolo che si adatta maggiormente ad una fascia adolescenziale, ma la storia è così travolgente che può essere apprezzato praticamente da chiunque. Facci sapere cosa ne pensi una volta che lo avrai letto!

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