Il metodo del Bullet Journal

Cos’è il Bullet Journal?

Il Bullet Journal è un metodo per ottimizzare la produttività e organizzare le nostre giornate, o almeno così è nato. Ryder Carroll ha ideato questo metodo semplice ed efficace per compensare il suo deficit dell’attenzione e restare concentrato sulle cose importanti e ci è riuscito alla grande! Nel giro di poco il Bullet Journal ha rivoluzionato la vita di chi lo utilizza e ha conquistato il mondo dei social. Ma non è una banale agenda giornaliera in cui ci sono gli impegni delle prossime ventiquattro ore o la lista della spesa: del BuJo c’è chi ne ha fatto un vero e proprio capolavoro.

La forza di questo metodo è l’incredibile malleabilità e adattabilità ad ogni tipo di esigenza o preferenza, proprio perché non è preimpostata e siamo noi a decidere come strutturarla. Certo, ci sono delle linee guida da seguire per ottimizzare l’agenda e riuscire a raggiungere i nostri obiettivi, ma ognuno è libero di scegliere come preferisce gestirla. Può sembra macchinoso all’inizio, ma vi assicuriamo che più tempo la terrete con voi, più vi divertirete a sperimentare, proverete a cambiarla e poi a cambiarla di nuovo finché finalmente non troverete quella più adatta alla vostra personalità.

Come si struttura il Bullet Journal

Per chi non ha mai avuto un Bujo o proprio non ha la capacità organizzativa nel sangue, proveremo a dare alcune semplici linee guida da seguire. Ci ispiriamo alla nostra personale esperienza e sopratutto al nostro amico Carroll che nel suo libro “Il metodo del Bullet Journal” lo aveva ideato come segue.

Indice

Il primo passo sarà quello di strutturare l’indice. Verrà riempito gradualmente nel corso della scrittura dell’agenda, ma è necessario riservarne delle pagine all’inizio per riuscire a ritrovare rapidamente tutto ciò che ci serve. Nelle agende predisposte al Bullet Journal generalmente ne vengono dedicate quattro pagine, ma ovviamente sta a voi scegliere. Per facilitarvi la stesura dell’indice, vi consigliamo vivamente di scegliere un’agenda con le pagine numerate, vi tornerà utile!

Esempio di Indice

Chiavi

Dopo aver deciso quante pagine saranno dedicate all’indice, bisogna pensare alle chiavi. Le chiavi non sono altro che una legenda che serve a ricordarsi i simboli usati e, per chi li preferisce, anche i colori. Questi simboli (o colori) serviranno a definire il tipo di impegni futuri. Potrete decidere di usare chiavi diverse per indicare diversi gradi di importanza degli impegni, oppure per diversificare le “cose da fare” dalle “cose da ricordare”. Nella sezione “Vista giornaliera” vi diamo un esempio del tipo di chiavi che potreste utilizzare.

Future Log

Il Future Log è la prospettiva dei mesi futuri, una specie di colpo d’occhio in cui possiamo avere a portata la vista di più mesi e dei principali impegni dell’anno. Noi personalmente ci troviamo bene nel disporre tre mesi per ogni pagina, quindi con quattro pagine riusciamo ad avere la vista dell’intero anno.
Alcuni amanti del journaling hanno reso queste pagine dei veri capolavori.

Esempio Future Log minimal

Come strutturare mesi, settimane, giorni

Vista mensile

Finalmente inizia l’organizzazione vera e propria, procedendo un mese per volta. Nella vista mensile per ogni mese possiamo strutturare un calendario con i principali impegni ed obiettivi. Qui possiamo scrivere gli eventi di quel mese, i compleanni di cui non dobbiamo dimenticarci e una lista di cose da fare che poi suddivideremo in più piccoli step, ad esempio ripartendoli nelle varie settimane o giornalmente.

Esempio vista mensile Bullet Journal
Vista settimanale

Talvolta ci si può sentire sopraffatti da una vista mensile, se gli impegni sono tanti e si sta vivendo un periodo di stress. Per chi è alle prime armi, può essere più utile suddividere gli impegni in piccoli quadri settimanali. Esattamente come con la vista mensile, qua si possono scrivere gli eventi in programma in quella settimana e delineare con chiarezza ciò che non può essere rimandato oltre.

Vista giornaliera

Infine abbiamo la vista giornaliera. Qui scriviamo tutti gli impegni della giornata, in modo da essere certi di compiere i piccoli step che ci porteranno a realizzare i nostri obiettivi mensili o settimanali. Suddividere i grandi impegni in piccoli traguardi è utilissimo per realizzare gli obiettivi che, a primo impatto, possono sembrare irraggiungibili.
Ryder Carroll usa una simbologia precisa e chiara per organizzare le sue giornate, in molti l’hanno ripresa, alcuni ne hanno creata una personalissima. Sia che userete quella di Carroll (riportata di seguito), sia che ne creerete una vostra, questa simbologia dovrà essere riportata nella legende delle chiavi, in modo da tenere sempre a mente cosa stanno a indicare.

Esempio di Chiavi più utilizzate nel Bullet Journal
  • (•) Cose da fare
  • (o) Eventi
  • (-) Note
  • (*) Priorità
  • (!) Idee

Per ogni cosa da fare completata Ryder traccia una “x” sul pallino, se l’ha cancellata traccia una “- “e se l’ha rimandata una “>”.
È fondamentale che nel momento stesso in cui un impegno viene rimandato, venga riscritto già al giorno successivo, o al primo giorno utile.
In questo modo saremo spinti a completare gli impegni della giornata e rimanderemo solo ciò che ci sembra importante, eliminando quelle cose che non sono così significanti.

Collections

Le collections sono le pagine preferite dagli artisti del Bullet Journal perché personalizzabili al 100%, in cui è la creatività di ognuno a farla padrone. Ma sono anche le più utili, se sfruttate bene. Stiamo parlando di pagine bonus, completamente facoltative, che possiamo inserire dove vogliamo (ed è per questo che diventa importante l’Indice) e possiamo scriverci ciò che vogliamo. Alcune idee possono essere:

  • pagina dedicata ai compleanni
  • libri da leggere o wish list librosa
  • film da vedere, o prossime uscite al cinema
  • un programma di risparmio
  • l’organizzazione di un viaggio
  • una pagina per tracciare l’esercizio fisico
  • una pagina per disegnare
  • qualunque cosa vi venga in mente!

Insomma, chi più ne ha più ne metta! Qui si libera la fantasia.

Esempio di Collection nel Bullet Journal
Questo è un esempio di Collection: ogni anno mi scrivo i fantomatici Buoni Propositi cercando di essere il più concreta possibile, e tengo traccia dei libri che leggo.

Revisione di fine mese

Alla fine di ogni mese poi si torna alla pagina degli impegni mensili e si inizia a spuntare ciò che è stato completato, ciò che viene cancellato e ciò che viene rimandato lo scriviamo al mese dopo. Questo è il momento di fare il punto, ed è così che si riesce a dar priorità alle cose veramente importanti, cancellando tutte quelle cose da fare che avevamo pensato prioritarie ma invece non lo sono.

Perché ci piace così tanto

Come abbiamo già detto il punto di forza del Bullet Journal è la sua estrema malleabilità, può essere un’agenda versatile, ideale per disegnare, scrivere, buttar giù pensieri, impegni, davvero qualsiasi cosa!
Noi abbiamo iniziato la nostra agenda nel lontano 2016 con l’impegno di scrivere ogni giorno una cosa bella del giorno, per riuscire a vedere il lato positivo in un periodo in cui sembrava tutto nero, e la cosa ha funzionato davvero. A volte basta davvero poco per aiutarsi a vedere il bello della vita. Ma questa è un’altra storia, e la racconteremo più avanti.

Pagina ufficiale Bullet Journal: https://bulletjournal.com/pages/learn
Pagina ufficiale italiana Bullet Journal: https://bulletjournal.it/le-basi-del-sistema-bullet-journal/

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