Invincible e la lotta al patriarcato

La quarta stagione di Invincible sta per arrivare su Prime. Ecco alcuni spunti di riflessione sulle vecchie stagioni e su come potrebbero gestire la prossima.

Introduzione

Invincible è una serie Prime Video basata sull’omonimo fumetto creato da Robert Kirkman, lo stesso autore di The Walking Dead. Il protagonista della storia è Mark Grayson, alias Invincible, figlio di un alieno della razza viltrumita chiamato Nolan Grayson alias Omni-Man. E, sì, è praticamente Superman. Omni-Man è il supereroe più forte della Terra, un padre di famiglia duro, invulnerabile, mascolino, un dio in terra destinato a proteggere i mortali. Il primo episodio segue le difficoltà di Mark nell’accettare e padroneggiare i suoi poteri, facendoci affezionare alla classica dinamica padre-figlio e al principio “da grandi poteri derivano grandi responsabilità”. Poi, con un colpo di scena gestito magnificamente, la storia cambia direzione: Omni-Man, l’eroe perfetto senza macchia, si rivela un mostro. Venuto sulla terra per conquistare la razza umana. Infatti, tutti i viltrumiti sono conquistatori intergalattici. Omni-Man, ricordandosi della sua missione, decide che è ora di sottomettere la Terra. E quando dico “sottomettere”, intendo massacrare chiunque si metta sulla sua strada. Letteralmente.

Il patriarcato come forza dominante

Omni-Man non è solo il padre biologico di Mark, è la rappresentazione di un’intera struttura sociale basata sulla forza e sul dominio. La società viltrumita incarna un modello gerarchico rigido, fondato su ideali di potenza, controllo e freddezza emotiva, radicati nell’idea di maschio, di padre, di dio. Il supereroe, nell’immaginario collettivo, è un archetipo divino: un essere superiore, capace di salvare l’umanità dai suoi peccati. Superman, il primo grande supereroe della storia del fumetto, è l’emblema di questa figura messianica: un alieno, figlio di un mondo superiore, mandato sulla Terra per proteggerci. Mi sono reso conto di questo simbolismo solo verso la terza stagione, quando un altro viltrumita discute della solitudine e di come nella loro società mostrare emozioni sia considerato una debolezza. A quel punto, la storia non parla più solo di supereroi, ma di una riflessione più ampia su come certi modelli culturali influiscano sul modo in cui raccontiamo storie e trasmettiamo ideali.

Il conflitto padre-figlio

Mark si rifiuta di diventare come suo padre. Il loro conflitto culmina in una battaglia epica che devasta la città e causa innumerevoli vittime. Ma la lotta tra loro non è solo fisica: è il simbolo di una ribellione a un sistema di valori basato sulla forza bruta e sulla supremazia. Omni-Man crede che la Terra trarrebbe beneficio dal dominio viltrumita, con ordine e progresso imposti con la violenza. Mark, invece, lotta per i suoi ideali di amore e libertà. La dinamica padre-figlio è da sempre il riflesso di un conflitto generazionale, uno scontro tra vecchi e nuovi valori. Dai miti di Crono fino ai fumetti di Invincible, la storia si ripete. Questa volta la storia potrebbe essere gestita diversamente nella quarta stagione, con un padre che, per amore della sua famiglia, lascia i suoi ideali tossici e si rende conto di volere di più dalla vita.

Concludendo…

Invincible ha fatto quello che pochi show riescono a fare: prendere un genere ultra-sfruttato come quello dei supereroi e usarlo per parlare di patriarcato, traumi familiari e sistemi di controllo mascherati da amore paterno. È brutale, crudo, splatter. Ma sa anche essere sorprendentemente intimo. La terza stagione ci ha portati ancora più in profondità nel cuore (spezzato) della famiglia Grayson. Ora, con la quarta in arrivo, la domanda non è più solo “chi vincerà?”, ma “che tipo di persone vogliono diventare questi personaggi?”.
Vedremo davvero una redenzione di Omni-Man? Invincible riuscirà a diventare l’uomo che ha giurato di essere?

Ci vediamo alla prossima stagione. E nel frattempo, fatemi sapere: qual è stata, per voi, la scena più potente finora? Scrivetemelo nei commenti o, se vi va, parliamone su Instagram. Sarei felice di sapere la vostra opinione!

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