Le migliori agende per il Bullet Journal

Quante volte vi siete trovati a cercare una nuova agenda e siete stati indecisi di fronte alle tante scelte? Non preoccupatevi! Noi vi offriamo una comparazione tra le migliori agende per il Bullet Journal e non solo! (Non sapete cos’è il Bullet Journal? Non temete, ne parliamo in questo articolo!)

Guida alla scelta dell’agenda

La scelta dell’agenda per noi stationery addicted è un passo importante e vanno prese in considerazioni molte cose. Prima di tutto vi dovete chiedere: per cosa userò questa agenda? Vi serve un planner annuale preimpostato o state iniziando il vostro primo Bujo? Siete dei maestri dell’acquerello o avete bisogno di sfogare la vostra passione per il lettering? Oppure volete soltanto un quadernino in cui scrivere i vostri pensieri?
Una volta capito qual è l’utilizzo che ne farete, la primissima cosa da tenere in considerazione è la grammatura della carta.

1. Grammatura

La grammatura è indicata in gsm, il peso in grammi che ha la carta per metro quadro: minore è il peso minore è lo spessore della carta. Questo influirà sugli strumenti che potrete o non potrete utilizzare. Per i meno esperti ecco qui una breve spiegazione in termini pratici delle differenze tra le grammature più diffuse:

  • 80 gsm: è una grammatura abbastanza bassa, quindi le pagine risultano piuttosto sottili ed è sconsigliata a chi ama esprimersi in modo artistico con colori di ogni tipo. È invece adatta a chi scrive molto e ovunque perché risulta più leggera e non ha problemi con le comuni penne a sfera. I fogli A4 di copisteria standard sono 80gsm.
  • 120 gsm: è il giusto compromesso tra l’artista che ha bisogno di esprimersi e il peso moderato che permette di farlo quasi ovunque. La carta regge bene alla maggior parte dei pennarelli e pennini, ma l’acquerello e i pennarelli a base alcolica (vedi i Copic) sono sconsigliati.
  • 160 gsm: è la tipologia di carta che ha preso piede ultimamente a causa del grande successo che hanno riscosso gli artistici Bullet Joural che spopolano nel web. La carta è davvero spessa, tanto che anche l’acquerello (se usato con moderata acqua) non produce increspature. I pennarelli a base alcolica invece continuano a macchiare le pagine sul retro. Un contro: le agendine con pagine di questa grammatura sono davvero pesanti da potersi portare dietro.

Una volta assodato il tipo di carta a cui siete interessati, la ricerca si sposta sul layout (o griglia) che devono avere le pagine della vostra agenda.

2. Layout

Io ho provato righe, quadretti e puntinato.
Le righe sono scomode e invadenti, utili solo a chi deve scrivere molto e non sa tenere la riga dritta sui fogli bianchi.
I quadretti vanno bene per chi ha bisogno di una griglia ben definita e si confonde con il puntinato, ma sono un po’ troppo impegnativi e a volte nei disegni a matita danno un brutto effetto visivo.
La carta bianca è l’ideale per chi ama disegnare a mano libera o è estremamente preciso, ad esempio io non riesco a scrivere dritta senza una guida di qualche tipo.
Il puntinato è la griglia più diffusa tra i Bujo e il giusto compromesso per tutto: i puntini non sono troppo definiti e invadenti come righe e quadretti, ma al contempo sono guide efficaci per poter realizzare qualsiasi cosa, dai disegni, alle griglie, o semplicemente per riuscire a scrivere dritto.

Noi de Il Salotto Letterario abbiamo sempre avuto un’agendina. Che sia stato un diario personale, un angolo pieno di idee e scarabocchi o un vero e proprio BuJo, ne abbiamo provate davvero tante e vogliamo condividere con voi quelle che conosciamo e (per quale motivo) abbiamo preferito.

Ci riferiamo solo a formati A5 e carta puntinata:

  • Scribbles That Matters: al momento questa è la nostra preferita. È una agenda in fascia di prezzo media, ma di ottima qualità. La grammatura delle attuali STM è di 160gms. Queste sono agende molto versatili: ideali per il BuJo perché molto resistenti ai pennarelli e ai brushpen, e discretamente buone anche per chi vuole inserire disegni con acquerelli o si interessa di calligrafia e lettering con stilografiche a inchiostro. La pagina è liscia e rispetto al vecchio modello (con le pagine di 120 gms) hanno ridotto le pagine in numero (solo 156) e sono numerate, fattore da non sottovalutare in un planner. Inoltre presenta all’inizio una pagina preimpostata per l’indice, una per le key e alla fine una per il pen test (non sapete di cosa stiamo parlando? Vi consigliamo di leggere qui).
    Unico difetto: data la grammatura alta sono pesanti ed è scomodo portarle in giro, la precedente grammatura le rendeva molto più maneggevoli.
    Ci sono due modelli principali: L’iconic version e la Pro. L’unica differenza tra i due modelli è lo stile della copertina. La gamma di colori è vastissima, tuttavia sia su Amazon che sul loro sito ufficiale è davvero difficile trovare la disponibilità del colore che ci interessa, vanno letteralmente a ruba!
  • Leuchtturm: questa gamma di agendine hanno una grammatura leggerissima, 80gms, perfetto per chi scrive molto con una semplice bic. Ha 249 pagine, tantissime per la scrittura a mano. Le pagine sono numerate e all’inizio è presente un indice per non perderti niente di importante. Non è ideale per il Bujo, le pagine troppo sottili sopportano poco pennarelli o anche solo le penne gel. È complessivamente abbastanza sottile e leggera, quindi si può portare comodamente in borsa. Buona anche per fare disegni a mano libera con matite. Disponibile in una vastissima gamma di colori, quindi asseconda tutti i gusti. Prezzo nella media.
  • Leuchtturm official Bullet Journal: la stessa Leuchtturm ha creato una versione della sua agenda appositamente per il Bullet Journal, le caratteristiche sono identiche a una regolare Leuchtturm, la cosa che le differenzia sono: l’aggiunta di una pagina per le Key, i tre segnalibri adatti a una suddivisione per mese, settimana e giorno (come in origine era strutturato il BuJo), e la copertina sulla quale è scritto Bullet Journal. È disponibile solamente in tre colori: nero, nordic blue e verde smeraldo. Il prezzo è un po’ più elevato.
  • Moleskine: un’agenda molto simile alla Leuchtturm ma molto meno economica. Le pagine sono sottili (70gms) ma non sono numerate, in totale sono circa 240. In compenso sono pratiche da portare in giro.
    La Moleskine trova il suo punto di forza nella vastità di offerte: ha planner annuali, mensili, settimanali, giornalieri, carta a righe, quadretti, puntinata, bianca… Sembra rispondere ad ogni esigenza, purché siano da “un appunto e via”. Non è adatta a lavori articolati.
    Credo sia superfluo dire che le edizioni speciali della Moleskine fanno gola a tutti gli appassionati di cancelleria, nonostante il prezzo elevato con un’agendina a tema Signore degli anelli, Harry Potter, Alice nel paese delle meraviglie, Il piccolo principe non sbaglierete mai regalo.
  • Tiger: una soluzione a basso prezzo può essere anche l’agendina di Tiger! Da quando il BuJo è diventato di moda, non poteva mancare la proposta dei nostri amici di Copenhagen. È un’agenda di media-bassa qualità, ma se non disegnate con acquerelli o pantoni può andare bene. Le pagine sono spesse, come la vecchia Scribbles (120gms) e con i pennarelli ci puoi lavorare; ad esempio io ho usato i Fineliner – Stabilo Point 88 senza alcun problema. Assolutamente no per la stilografica, le pagine si macchiano con facilità. Non numerata e per ora disponibile solo in tre colori (e ricordiamo che cambiano spesso con il cambiare degli allestimenti).
  • Lemome: un’altra soluzione dalla fascia di prezzo media è questa agendina, la grammatura è di 125gms, 180 pagine non numerate. L’unico difetto è la rilegatura che, rispetto alle sue concorrenti, è leggermente rigida e non permette all’agenda di aprirsi completamente a 180°, ma è non troppo pesante da potersi portare ovunque.

Oltre alle agende che abbiamo provato in prima persona ci sembrava doveroso aggiungerne alcune che hanno fatto parlare di loro. Non possiamo darvi la nostra esperienza diretta, ma se avremo occasione di provarle aggiorneremo l’articolo facendovi sapere cosa ne pensiamo.

  • Stationery Island: anche questa appartiene a una fascia di prezzo media, 180 pagine di 120gms non numerate. Sembra la giusta via di mezzo tra la nuova Scribbles e la Leuchtturm.
  • Archer and Olive: a quanto pare questa marca è piuttosto nuova sul mercato, o almeno ha iniziato a spopolare da poco. Tutte le loro agende sono a dir poco bellissime, estremamente curate nei dettagli e la carta è molto spessa (160gms). Purtroppo il prezzo è davvero troppo elevato e al momento per noi proibitivo.
  • Perfectly Penned: questo notebook ci è stato caldamente consigliato e ci ha davvero molto incuriosito. La carta è di 120gms, ma la cosa più sbalorditiva è che ci sono ben 256 pagine e sembra davvero il perfetto Bullet Journal. I colori disponibili sono limitati, ma se siete dei creativi potete decorare le copertina e renderla ancora più unica e personale!

Queste erano secondo noi le migliori agende per il Bullet Journal. Voi cosa ne pensate? Ne avete altre da consigliare?
Lasciateci un commento qua sotto!

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6 Risposte a “Le migliori agende per il Bullet Journal”

    1. Le avevo viste anche io, ma non le ho mai provate. Sarà certamente un esperimento per il futuro!

      V.

  1. Grazie per i vostri suggerimenti!
    Ci terrei ad aggiungere Rhodiarama Goalbook, dell’azienda francese Rhodia. Ho appena acquistato il mio secondo BuJo da loro, squadra che vince non si cambia! 😉 Grammatura 90mg, perfetta a mio avviso in quanto ottimo compromesso; pagine numerate, future log preimpostato (ma senza date), 6 pagine di indice, elastico porta penna… insomma: una MERAVIGLIA!

    1. Ciao e grazie a te per i suggerimenti!
      La Rhodia è una marca che non abbiamo mai provato, ma da come ne parli ci incuriosisce molto.
      Ci fa piacere creare un confronto e scoprire nuovi pareri!

      Solo una domanda, ma con la grammatura da 90mg riesci ad usare pennarellini vari senza che passino dall’altra parte del foglio?

      D&V

    1. Ciao!

      Purtroppo non abbiamo mai personalmente provato quaderni a spirale per il Bullet Journal, ma siamo certe che se per te è funzionale può andare alla grande! Alla fine si tratta di affinare uno stile che funzioni e che vada bene per te e le tue esigenze, oltre che divertirti a crearlo. Non avere limiti!

      D&V

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