
Parti e omicidi
Tokyo, anno non precisato. Un futuro possibile si apre ai nostri occhi seguendo i racconti contenuti in Parti e omicidi. Preparatevi ad un testo originalissimo e forte, soprattutto per chi, come me, si approccia per la prima volta alla scrittura di Murata Sayaka.
Il mondo cambia sfumatura a poco a poco, all’interno di un tempo sconfinato e, per quanto il passato sia agli antipodi rispetto al presente, tutto resta sempre collegato come milioni di tonalità in una stessa cartella di colori. Ecco perché “la normalità” del mondo di oggi non è altro che il miraggio di un’istante.
La prima cosa che colpisce è la copertina. “Parti e omicidi” scritto in maiuscolo, nero, duro e ampio, copre la parte alta della copertina senza troppi fronzoli. Subito sotto ci sono cuori, stomaci, e altri organi ancorati a un terreno fatto di carne, sangue e ossa. Già questo è bastato ad attirare la mia attenzione. In più, il nome di Murata Sayaka ancora non faceva parte della mia collezione personale di autori asiatici e quindi “perché no?”. Vi anticipo che è stata un’ottima scelta letteraria.
Murata nel suo Parti e omicidi ha raccolto quattro racconti crudi, duri, futuristici, capaci di mettere in dubbio le nostre convinzioni più profonde, crearne di nuove, e poi mettere in dubbio pure quelle.
I racconti di Parti e Omicidi
I quattro racconti presenti in questa raccolta sono l’eponimo “Parti e omicidi“, seguito da “Triade“, “Un matrimonio pulito” e si chiude con “Ultimi momenti di vita“. Io ho interpretato questi quattro racconti come un viaggio tra vita e morte passando per le viscere dell’umanità. Tutte le storie si trovano a metà tra l’horror e il weird, in cui violenza e sesso si mischiano, i sentimenti cambiano forma e si ama in modi completamente nuovi, talvolta astratti rispetto l’idea stessa di amore. Le scene di violenza sono descritte con una minuziosità tale da renderle quasi delle operazioni chirurgiche. Sono allo stesso tempo violente e asettiche, dando continuamente quella sensazione di orrore ma anche distacco e confusione. Allo stesso modo, le scene di sesso sono assolutamente non convenzionali, lontanissime dalle tipiche cose che leggiamo nei romance (per fortuna). E così come la violenza, anche l’unione amorosa dà quella doppia sensazione di bello ma anche “strano”, atipico, sbagliato? No, ma neanche giusto. Le immagini descritte stridono nel cervello e ancora una volta ti lasciano completamente spaesato.
Parti e Omicidi
Il primo è il racconto di punta, quello che dà il nome alla raccolta ed anche il più lungo dei tre: 91 pagine per scoprire un mondo in cui è legale uccidere una qualsiasi persona, a una condizione. Quale? Partorire 10 bambini.
Tra i tre, paradossalmente è quello che mi è piaciuto meno, e questo è un giudizio completamente soggettivo. Non perché sia scritto male, anzi. Lo stile di questa autrice è molto veloce, incisivo. Non si perde in fronzoli e usa descrizioni sensoriali per aiutare noi lettori a immergerci nel suo universo. Quello di Parti e omicidi è un mondo in cui si può facilmente mettere in dubbio cosa sia giusto e cosa sia sbagliato: è sia un mondo crudele, perché rende l’omicidio una pratica diffusa e accettata da tutti; sia un mondo giusto, in cui il numero dei delitti è drasticamente diminuito e i “morenti” (coloro che stanno per essere uccisi) hanno tutto il tempo di prepararsi alla morte, che sarà completamente indolore.
Triade
Il secondo racconto conta 26 pagine. La storia ha come protagonista Mayumi, una ragazzina nata in un mondo in cui le coppie non esistono quasi più e le relazioni si fanno tutte in tre. Lei ha trovato la sua “triade perfetta” composta da altri due ragazzi con cui si sente felice e serena. La madre di Mayumi è all’oscuro della vita di sua figlia: lei è una “conservatrice” e non accetta questo nuovo mondo depravato e schifoso. Anche in questo racconto non mancano immagini forti e dubbi esistenziali.
Matrimonio pulito
Poco più di 20 pagine per entrare nella vita privatissima di una coppia di sposi che decide di avere figli. Sembra tutto normale, finché non capiamo che il matrimonio dei protagonisti è atipico al 100%, soprattutto per il loro accordo di non voler praticare l’atto sessuale. Per fortuna, in questa società di abitanti sui generis, esistono centri specializzati in “riproduzione pulita” che aiutano giovani coppie atipiche ad ampliare la loro famiglia.
Ultimi momenti di vita
Ultimo racconto, brevissimo, conta solo 4 pagine. Tanto basta per seguire gli ultimi istanti di vita di una giovane donna che decide di suicidarsi. La peculiarità di questa storia è che siamo in un mondo in cui la medicina è avanzata al punto tale da aver debellato al 100% la morte, riuscendo anche a resuscitare i morti accidentali. Questo è il racconto più tranquillo e pacato tra tutti. Dai toni totalmente opposti rispetto, ad esempio, Parti e omicidi. Un ottimo modo per concludere la raccolta.
In definitiva: Parti e omicidi ci piace?
Assolutamente sì.
Ogni racconto mette in discussione cosa è giusto e cosa è sbagliato, mettendo in dubbio il concetto stesso di “morale”. Hanno tutti ragione e hanno tutti torto, allo stesso tempo. Ed è un motivo ricorrente in tutte le storie. C’è sempre un gruppo di “giusti” e un gruppo di “sbagliati”, ma un grande messaggio che secondo me questo libro vuole mandare è che, alla fine della fiera, non ha senso neanche definire cos’è giusto e cosa no. Citando un personaggio del secondo racconto:
Sei di nuovo pura e immacolata. E lo sono certamente anche tua madre e la tua amica. Tutti lo sono, Mayumi. Solo che non sei in grado di accettare il mondo pulito delle altre persone.
Se amate il genere weird e volete conoscere un’autrice nuova, ve lo consiglio. Se conoscete già Murata Sayaka (avete sentito parlare de “La ragazza del convenience store”?) vi consiglio assolutamente di recuperare Parti e Omicidi, la sua ultima pubblicazione.
In generale, se volete una raccolta di racconti inusuale, questo libro fa per voi!