Piranesi
Piranesi vive nella Casa. La Casa è un mondo buono, gentile e che si prende cura delle sue creature. Piranesi è l’amato figlio della Casa. L’unico altro abitante di questo mondo è l’Altro, i due si incontrano due giorni a settimana. Lo scopo dell’Altro è trovare l’Antica Conoscenza perduta, Piranesi lo aiuta mentre porta avanti i suoi studi scientifici, la catalogazione delle molte statue presenti nella Casa, il calcolo delle maree che rischiano di invadere i saloni.
La tranquillità fa da padrona, finché non appare un’altra persona: 16. L’arrivo di 16 scombussola gli equilibri: l’Altro si mostra sempre più irrequieto, teso e Piranesi si trova di fronte a situazione mai vissute e spiacevoli.
Da che parte starai?
La tranquillità fa da padrona, finché non appare un’altra persona: 16. L’arrivo di 16 scombussola gli equilibri: l’Altro si mostra sempre più irrequieto, teso e Piranesi si trova di fronte a situazione mai vissute e spiacevoli.
Da che parte starai?
Introduzione
Ho visto Piranesi arrivare in libreria in una grande scatola. Ho letto la trama incuriosita dalla copertina. L’ho comprato.Aneddoti su Piranesi
Lo sapevi che Piranesi è un personaggio esistito davvero? Era un teorico dell’architettura, nato e vissuto in Italia nel 1700. Se vuoi dare un’occhiata ai suoi lavori (stupendi secondo me), credo che capirai qualcosa in più sulla CasaRecensione
La principale caratteristica di Piranesi non sono i grandi intrighi o i colpi di scena, ma l’ambientazione. Mi ha conquistata subito. La Casa non è altro che un immenso labirinto costituito da saloni che si sviluppano su tre piani. I saloni superiori, il regno delle nuvole; i saloni inferiori, o i saloni sommersi, in cui vivono le creature marine; e poi ci sono i saloni di mezzo in cui vive Piranesi, dove capita che le maree sommergano alcune stanze. I saloni sono unici, ognuno con le sue statue, alcune altissime, altre a misura d’uomo. Ogni statua è unica e Piranesi ci racconta delle sue preferite con una dolcezza che ce le fa percepire come esseri coscienti.La storia ci viene narrata attraverso i suoi occhi, percepiamo tutta la devozione che prova per la Casa. La gratitudine, lo stupore ci avvolgono pagina dopo pagina e ci cullano in questa immensità. La forza di questo libro è tutta nell’atmosfera in cui ci troviamo immersi, in cui desideriamo tornare ogni volta che lo chiudiamo. Piranesi è un porto tranquillo, solitario, silenzioso. Leggere questo libro è diventato un momento di calma e fascino, di riscoperta di ciò che è importante.
Piranesi è un essere ingenuo, buono. È capace di provvedere a sé stesso con il poco che ha a disposizione, è meticoloso e previdente. Osserva e studia con occhio scientifico il suo mondo, ma non smette di guardarlo con gli occhi della meraviglia tipico dei bambini.
Accudisce i 13 Morti presenti nei Saloni, porta loro offerte di cibo e acqua e gli parla per dar loro conforto.
Al contrario l’Altro pensa alla Casa come un mezzo scomodo per riuscire a soddisfare i propri interessi: raggiungere l’Antica Conoscenza tanto ambita.
Il suo aspetto è sempre impeccabile, la Casa sembra fornirgli tutto ciò di cui ha bisogno perché, come sostiene Piranesi, l’Altro non è in grado di procurarsi ciò di cui ha bisogno per sopravvivere.
A scombussolare la pace della Casa arriva un nuovo personaggio: 16, come lo ha ribattezzato Piranesi, visto che è il sedicesimo umano che incontra (contando i 13 Morti).
Da questo punto in poi si susseguono i dubbi e le scelte che Piranesi dovrà affrontare, scoprire il nuovo, rivalutare il passato.
Quello che la Clarke riesce a fare con questo libro non è tenerti sulle spine. Non è rivoluzionare il genere fantasy, ma è creare un luogo di pace. Piranesi ha avuto su di me l’effetto di portarmi via dal mondo, dal caos. Tutto ciò che volevo era esplorare i Saloni, osservare le statue, visitare i Saloni Corallo e lasciarmi inondare dalla pace e dalla magnificenza che mi circondava.
Osservare il mondo e le persone con gli occhi innocenti di Piranesi mi ha anche aiutata a capire quali siano le cose davvero importanti, quel genere di cose che nella quotidianità ci sfuggono o trascuriamo. Non serve la ricchezza, non serve avere più di quello che ci serve, basta quel poco per sopravvivere, e tutto il resto si può condividere con chi ne ha bisogno. La conoscenza e la bellezza sono alla portata di tutti, ci circonda ogni giorno, ma ogni tanto ce ne scordiamo. È allora che ci accaniamo a raggiungere traguardi impossibili, veniamo accecati dall’avidità e non riusciamo più a goderci quello che abbiamo.
Concludendo
Se ti vendono questo libro come “il più bel fantasy dell’ultimo secolo” abbassa le aspettative, perché Piranesi non è un libro rivoluzionario. Eppure non posso far altro che consigliarti di leggerlo. È una lettura delicata e dolce, piena di tenerezza e la cui parola chiave è “innocenza bambinesca”. Se hai bisogno di fermarti, rallentare, evadere per un po’ o rivedere le tue priorità, allora questo libro è arrivato al momento giusto. Aprilo e immergiti nella Casa. Lei si prende cura delle sue creature.Voto
Citazioni
Piranesi. È così che mi chiama. Il che è strano, perché, per quanto io possa ricordare, non è il mio nome
Da quando il Mondo ha avuto inizio, si sa per certo che sono esistite quindici persone. Probabilmente di più; ma io sono uno scienziato e devo procedere in base alle prove. Dei quindici la cui esistenza è verificabile, soltanto Io e l’Altro siamo in vita.