Recensione American Gods

Copertina libro American Gods

American Gods

Neil Gaiman
Appena uscito di prigione, Shadow fa conoscenza con un enigmatico Mister Wednesday che gli offre di lavorare per lui. Rimasto senza risorse né famiglia, Shadow accetta. Una battaglia di proporzioni epiche sta per essere combattuta, uno scontro fra divinità per conquistare l’anima dell’America. Per questo Shadow è stato arruolato.

Introduzione

“American Gods” è uscito in America nel 2001 e in Italia è arrivato la prima volta nel 2003. L’edizione Mondadori Oscar Draghi mi ha attirata per le magnifiche illustrazioni di Dave McKean, oltre ad essere un’edizione revisionata dallo stesso Neil Gaiman, per non parlare di tutta la pubblicità che è stata fatta sulla serie tv uscita nel 2017, che non ha fatto altro che aumentare la mia curiosità.
Neil Gaiman è conosciuto, oltre che come autore di libri fantasy e per ragazzi, per le sue fantastiche Graphic Novel, per essere uno sceneggiatore televisivo ed un giornalista del mondo rock.

Recensione

American Gods è un fantasy davvero interessante, Neil Gaiman non poteva che essere una garanzia di acutezza e originalità. Shadow, il nostro protagonista, è il tipico gigante buono che si trova invischiato in situazioni più grandi di lui. Il signor Wednesday un uomo misterioso e che sembra sempre avere un asso nella manica. Non possono che essere il mix perfetto per un viaggio ai confini del mito.
Gaiman ha intrapreso questo viaggio ripercorrendo le strade di uomini sbarcati in America (per loro volontà o meno) provenienti da tutto il mondo che portavano con loro solo le loro credenze. Divinità antiche, talvolta sconosciute o peggio: dimenticate. Si scontrano nel Nuovo Continente con nuove divinità, più radicate nell’uomo moderno ma anche più effimere. Un viaggio surreale in bilico tra due mondi strettamente legati tra loro, in cui tutto ciò che conta è solo quello che gli umani credono, quello che il divino rappresenta e non ciò che realmente è.
Lo stile di Gaiman è fluido, semplice e capace di dipingere ogni scena con una cura tale che le righe che scorrono sotto gli occhi sfumano negli spettacolari luoghi e negli eccentrici personaggi che popolano le pagine.
Ammetto che la grande quantità di personaggi mi ha un po’ disorientata, a volte ho perso il filo, e solo alla fine ho capito chi è importante per la storia e chi no. Questo ha il difetto di rallentare un po’ la narrazione, ma l’idea di fondo era così interessante che ho continuato fino alla fine e ne è valsa la pena. Il finale mantiene tutte le promesse fatte, ogni tassello va al suo posto, ogni personaggio è esattamente dove doveva essere, ogni evento ha cambiato quel piccolo frangente di realtà che era necessario.

Voto

3/5

Citazioni

In tutto il Vangelo c’è un solo uomo al quale Gesù promette personalmente un posto in Paradiso. Non a Pietro e Paolo né a nessuno degli altri ma a un ladrone inchiodato sulla croce. Perciò non disprezzare quelli che stanno nel braccio della morte. Magari sono al corrente di qualcosa che tu non sai.

«Dunque» domandò lui, «com’è la morte?» «È dura. Non finisce mai.»

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