Self-love e sette pratiche per essere felici

Come già accennato in articoli precedenti la nostra pratica del BuJo ha avuto inizio nel 2016. In quell’anno abbiamo attraversato vari momenti difficili, ma con forza e impegno siamo riuscite a superare tutto. Una tra le cose che ci ha aiutate tanto è stato scrivere “la cosa bella del giorno“. Può sembrare abbastanza banale: alla fine di ogni giornata ci sforzavamo di trovare anche la più piccola cosa positiva che ci era capitata. La scrivevamo sul nostro BuJo, e andavamo a dormire con la consapevolezza che qualcosa di bello c’era stato. Questa minuscola consapevolezza, ripetuta ogni giorno, ci ha aiutato a vedere il bello della vita anche quando tutto sembrava grigio e opaco. In quello stesso anno abbiamo cercato molte pratiche per il self-love, fino a incontrare un libricino self help molto carino di cui oggi vogliamo parlarvi. Vi proporremo infine sette pratiche da applicare per essere più felici.

Lee Crutchley e i suoi “100 modi per essere felici”

Lee Crutchley non è un autore molto conosciuto. Scrive e illustra piccoli libri self-help e, per quelli a cui è capitato di sentire già questo nome, sarà stato sicuramente per il suo libro di maggior successo.
Stiamo parlando di “100 modi per essere felici“. Io ho ricevuto questo libro in regalo un po’ di anni fa, e oggi voglio condividere con voi qualche consiglio e qualche pratica da seguire del nostro amico Lee.

Perché sono triste?

Il punto cardine di tutto il libro è la consapevolezza della propria tristezza.
Fatevi queste domande: cosa mi rende triste? Cosa c’è che va male nella mia vita? Cosa mi rende ansioso?
La consapevolezza è uno dei primi passi da dover compiere quando si decide che è arrivato il momento di stare meglio. Prendetevi del tempo e rifletteteci e quando sarete pronti, scrivete le risposte su un foglio o nella vostra agenda. Spesso è difficile identificare il vero motivo della propria infelicità e insoddisfazione. L’importante è accettare lo stato delle cose ed essere determinati a migliorarle.

Sette pratiche da mettere in atto per stare meglio

Vi abbiamo già parlato del Metodo del Bullet Journal. Avere un’agenda o un quadernino in cui scrivere i propri pensieri e organizzare le giornate è il modo migliore di mettere a fuoco l’andamento della propria vita, sopratutto in periodi di grandi cambiamenti e confusione. Nei vostri bujo potrete mettere in atto alcune di queste pratiche che Lee Crutchley propone nel suo libro. Io vi elencherò le mie preferite.

Schema della pratica 1 per poter assegnare ad un determinato ambito della vita (in elenco) un voto da 1 a 10

1. Fai un bilancio della tua vita
Segui l’esempio in figura e fai un bilancio della tua vita. Sii il più sincero possibile, e non avere paura di vedere un risultato deprimente. Questo è il primo passo verso il miglioramento. Nota quali categorie hanno il punteggio più basso e cerca di migliorarle. Ripeti questo esercizio una volta al mese, e personalizzalo come meglio credi. Aggiungi tutti gli aspetti della tua vita che vorresti migliorare, e confronta i risultati tra loro per capire se stai andando nella direzione giusta.

2.Elenca i pensieri negativi e volgili al positivo
Prendi due pagine bianche adiacenti e disegna delle righe. A sinistra scrivi tutti i pensieri negativi che ti assalgono più di frequente; sulla stessa riga ma a destra, prendi quegli stessi pensieri e volgili al positivo.
Vi mostriamo un esempio del nostro Lee:

Odio essere solo

Potrei conoscere nuove persone

3. Datti un consiglio
Immagina che il tuo migliore amico o una persona a cui tieni molto, abbia il tuo stesso problema o preoccupazione. Cosa gli consiglieresti di fare? Cosa pensi potrebbe aiutarlo?

4. Ritorno al futuro
Immagina di trovarti nel futuro, diciamo tra cinque o sei anni. Prendi consapevolezza di come vorrai essere e distaccati da chi sei ora. Adesso scrivi una lettera per te dal te stesso del futuro: ormai hai superato tutti i tuoi problemi, e solo tu sai di cosa hai bisogno. Scrivi le cose che hai bisogno di sentirti dire e a distanza di qualche giorno, rileggi la tua lettera.
Sembra banale, ma non lo è affatto!

5. Ritorno al passato
Questa è stata una delle mie pratiche preferite: scrivi una lettera al te stesso del futuro. Chiediti come stai, se hai raggiunto gli obiettivi che ti sei prefissato e tutto quello che ti passa per la testa e poi… spediscila!
Il sito futureme.org ti permetterà di inviare all’indirizzo che desideri l’email che hai scritto, e potrai scegliere il giorno in cui riceverla. Il tuo compleanno, una data importante o un giorno a caso; tra uno, due o 5 anni. Ancora oggi, a distanza di anni dall’acquisto del libro, mi capita di mandarmi una email nel futuro per capire se sono arrivata dove volevo, se i miei obiettivi e priorità sono cambiate o altro, e ogni volta che ricevo una email da me stessa è sempre un piacere!

6. Immagina di avere 90 anni
Hai 90 anni e la vita che hai vissuto fino a questo momento è tutto quello che hai. Adesso prendi due fogli bianchi: sul primo scrivi tutte le cose a cui avresti voluto dedicare più tempo ma non lo hai fatto; sul secondo scrivi tutte le cose a cui hai dedicato troppo tempo e non avresti voluto. Confronta le liste e chiediti se vale la pena continuare a preoccuparti di queste.

Schema da utilizzare per il punto 7 dell'articolo. Presenta due box per descrivere l'altezza dell'era e le piante presenti nel parco e tre cerchi in cui riportare il tuo stato d'animo prima, durante e dopo aver passeggiato.

7. Cammina a piedi nudi sul prato
Vai in un parco e togliti le scarpe.
Cammina.
Fai attenzione alle tue sensazioni.
C’è differenza rispetto a quando cammini con le scarpe?
Qualcuno ti sta fissando?
Qualcun altro cammina scalzo?
Annota tutte queste sensazioni su un foglio, e segui lo schema consigliato da Lee (in foto).
Io una volta ho rotolato giù da una collina in un parco. Tutti mi fissavano, ma io mi sono divertita tantissimo.

Alcuni di questi punti sono pratiche da fare una volta ogni tanto, altri invece se ripetuti periodicamente, porteranno dei benefici al vostro modo di vedere la vita.
Ci teniamo a precisare che queste non sono pratiche miracolose, è solo un modo per focalizzare la mente su un qualcosa di costruttivo piuttosto che lasciarla stagnare nell’apatia o su pensieri distruttivi; un modo per farvi conoscere un piccolo libro che ci ha fatto sorridere. Le patologie come la depressione non possono certo essere curate così semplicemente, ma certo un pensiero positivo al giorno può aiutare.
Quello che vogliamo dirti è che se stai passando un periodo poco felice non sei solo/a, la felicità spesso sta nei piccoli piaceri della vita e tutto ciò che devi fare è guardare un po’ meglio, tendere l’orecchio, e scoprirai che quello che è appena passato è un attimo felice che puoi custodire e condividere.

Testo "Hey, don't worry just live" su cubetti di legno e sfondo bianco seguendo lo stile delle lettere del gioco "Scarabeo".

Questo articolo ti è piaciuto?

Premi una stellina per votare!

5 / 5. Totale voti: 1

Se questo articolo ti è piaciuto...

Seguici sui social!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.