Decluna: un romanzo orrido tra misticismo e soprannaturale

immagine di copertina di Decluna

Decluna

Federica Leonardi
Alba è una ragazza di trent’anni dal carattere irascibile e fortemente indipendente. Da giovanissima è stata abbandonata da sua madre, Camilla, di cui i ricordi sbiadiscono sempre di più. La sua vita cambierà radicalmente dopo una telefonata inaspettata, che la condurrà a Decluna. Il desiderio di conoscere di più sul conto di sua madre e sui motivi del suo abbandono, spingeranno Alba verso un destino inevitabile.

Introduzione

Ho scelto di leggere Decluna un po’ d’istinto. Ho letto la trama, sul sito di Moscabianca edizioni, e mi ha incuriosito tantissimo. L’originalità della copertina, poi, mi ha convinta a comprarlo. Non mi ha affatto deluso.

Recensione

La storia incomincia con toni pacati. Dalle prime pagine viene introdotta la protagonista, Alba, e fin da subito si intuisce che qualcosa nella storia della sua vita non torna. Abbandonata da piccolissima da sua madre, riesce a costruirsi una vita con le sue sole forze. Ha un lavoro, una casa, una relazione stabile. Ma tutto viene messo in discussione quando le arriva una telefonata. Sua madre è morta e lei è invitata al suo funerale.

Così Alba si ritrova a Decluna, una città che sembra vivere in un altro tempo, dimenticata dal mondo. In cui misticismo, culto e soprannaturale si intrecciano completamente permeando le fondamenta della città stessa. All’inizio la città appare ad Alba come un luogo morto, senza vita né attrazioni. Non riesce a spiegarsi perché sua madre l’abbia abbandonata per vivere la sua vita in quel posto per niente interessante. Cercherà quindi di andare più a fondo nelle motivazioni del suo abbandono e ripercorrerà i passi della madre, la cui vita sembra inspiegabilmente legata a Decluna.

Decluna è stata una lettura inaspettata. Non so bene quali fossero le mie aspettative ma, in ogni caso, sono rimasta piacevolmente colpita. È un romanzo orrido dai toni creepy. L’atmosfera di mistero ti tiene incollato alle pagine dall’inizio alla fine. I tempi di narrazione sono perfetti, l’autrice è riuscita a farmi immergere completamente in quel mondo così lontano dal mio, in cui realtà e misticismo si intrecciano e si uniscono in un unico canto che urla “Decluna”.
Non troverete una frase, una descrizione o anche una sola parola che non sia funzionale alla storia. Il risultato è un romanzo di una potenza incredibile.
Il punto di massimo trasporto l’ho provato verso la conclusione, in cui tutti gli intrecci si sciolgono e l’orrido raggiunge il suo picco più alto. Gli avvenimenti scorrono veloci, quasi ti lasciano l’affanno. Io ho dovuto prendere fiato tra l’ultimo e il penultimo capitolo. Poi, una volta terminato il libro, sono tornata indietro di qualche pagina e ho riletto con più attenzione e distacco emotivo ciò che accadeva, perché mi ero resa conto di aver letto tutto così in fretta da non averlo assaporato davvero.

Conclusioni

Per me è davvero raro essere così assoluta con un libro. Non dico mai “è fantastico” oppure “è tremendo”, ma vi posso assicurare che questo romanzo merita assolutamente la vostra attenzione.

Voto

4/5

Citazioni

Come la vite si sposa all’olmo, così fece Decluna che scelse l’olmo come compagno per preservare sé stessa e la sua fede.

Se il diavolo ha detto che ti vuole, prima o poi ti prende. È inutile scappare.

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