Le nove spine di Alessandro Conforti

copertina "le nove spine" alessandro conforti

Le nove spine, racconti al femminile

Conforti Alessandro

Le nove spine è una raccolta di racconti tutti incentrati su un protagonista comune: la vita di una donna.
Alessandro Conforti ha deciso di raccontarsi e di raccontare il suo libro in una breve intervista con noi de Il Salotto Letterario e siamo più che felici di portarla a voi per farvi conoscere questo autore direttamente dalle sue parole!

Le nove spine da raccontare

Abbiamo ricevuto una copia in pdf del libro di Conforti, una raccolta di circa 50 pagine edito Montag che si legge in poco tempo. Si compone in totale di nove storie più un brevissimo prologo, in cui la scena è sempre al femminile.

Questa scelta da parte di un autore emergente mi ha molto sorpresa ed è per questo che ho deciso di leggere di più. Quindi ho deciso di chiedere al nostro autore da dove fosse nata l’ispirazione di una raccolta “al femminile”.

Mi hanno sempre affascinato i personaggi ai margini, gli incompresi. Quando ho immaginato e poi scritto i racconti, i personaggi sono nati senza che io pensassi al genere. Ma rileggendo molte delle mie storie, mi sono accorto che c’era spesso un personaggio femminile al centro della scena. Questo non può non avere un significato: probabilmente io stesso ho introiettato l’idea del femminile come di una condizione di subalternità. Purtroppo è normale, dal momento che ho sempre vissuto (e vivo) in una società maschilista e patriarcale. Così, tra tutti, ho selezionato solo quei racconti con protagoniste femminili, approfondendone alcune caratteristiche. Mi sono sembrati dei ritratti che meritavano di essere condivisi attraverso la pubblicazione; condivisi e, magari, discussi. La veste editoriale è probabilmente tesa ad intercettare un pubblico femminile, ma secondo me i destinatari ideali di questi racconti sono proprio gli uomini; magari quelli che negano la disparità di genere. Immagino che anche loro leggano.

Le trame non hanno nessun personaggio in comune e sono tutte diversissime tra loro. Passiamo da racconti dalle note più fantasiose come “L’annina del bosco” che racconta di questa giovane ragazza che, insieme alla sua gallina, decide di vivere da sola nel bosco; a racconti dalle tematiche toccanti. Un esempio è “Colpi di luce“, storia breve che ci parla di Arwa, una giovane ragazza intelligente e talentuosa che arriva in Italia dal Tagikistan. Ama l’aria di libertà che si respira nel Bel Paese e ama studiare. Un giorno vorrebbe andare all’università e diventare Osteopata, ma deve lottare con la sua famiglia patriarcale che vuole costringerla a un matrimonio combinato. Questa storia mi è molto piaciuta e mi è sembrata molto interessante, al punto che avrei preferito che l’autore la ampliasse per entrare ancor più nel dettaglio e nella vita della protagonista. Sicuramente un racconto che meritava qualche pagina in più.

Passiamo poi alle rivisitazioni mitologiche, tipo di racconti frequenti nel testo. Ritroviamo infatti i miti di Euridice e Orfeo, oppure Giocasta ed Edipo, e ancora Penelope e Ulisse. Le rivisitazioni di miti greci proposti da Conforti ci mostrano delle storie ormai note al pubblico, da una nuova prospettiva, quella dell’autore. Il perché di questa scelta, Alessandro ce la spiega così:

Il mito è racconto, e i miti più noti sono spesso narrazioni perfette. Come succede per le fiabe, nei miti ogni parola è funzionale al racconto. Non c’è psicologismo, non c’è didattica. Ho amato i miti fin da piccolo, nelle edizioni semplificate della Disney dedicate a Hercules. Per di più, attingere al mito vuol dire riferirsi a personaggi e situazioni che sono note a chi legge. Dico Ulisse e viene in mente il mare, Troia, Penelope che lo aspetta facendo e disfacendo la tela. Non serve ripetere questo background: si sa, e già di per sé evoca un intero mondo, esteriore ma anche interiore (il rapporto che ognuno di noi ha coi classici). Rielaborarlo vuol dire riflettere su quanto quei personaggi e quelle trame abbiano ancora oggi da raccontare. Alcuni vedono la rielaborazione o la modifica del mito come atteggiamenti dissacranti e poco rispettosi. È esattamente il contrario: musealizzare il classico significa perderlo.

Ironia e simpatia

Nonostante non ci siano personaggi in comune tra un racconto e un altro, si fa presto a notare che queste donne narrano le loro storie con forte ironia. Questa è una caratteristica che ho apprezzato tantissimo. Ci sono stati alcuni racconti in cui delle frasi mi hanno fatto sorridere, altri in cui mi sono trovata sorpresa da colpi di scena inaspettati. Per questo motivo direi che la lettura ha un ritmo veloce, per niente noioso, sicuramente facilitato dalla brevità dei racconti. In ogni caso, in alcuni racconti mi è quasi dispiaciuto fossero così brevi perché avrei volentieri continuato a leggere. Il mio preferito in assoluto è stato “La fascia di seta”, secondo racconto della raccolta che parla di una signora ricca e con figli, che possiede una casa grande e sfarzosa e che è alla disperata ricerca di un maggiordomo. Quando finalmente sembra aver trovato quello perfetto, una serie di eventi porterà i lettori a scoprire il sorprendente segreto di questo fedele lavoratore. Abbiamo quindi domandato anche all’autore se sia particolarmente affezionato a qualche racconto:

Non parlerei di affetto, ma ce n’è uno che mi piace più degli altri. È Euridice. Dei racconti che compongono questa raccolta, uno ha vinto un concorso letterario (Bargnolino e Castagnaccio), altri si sono piazzati nelle prime posizioni (La fascia di seta, l’arco di Ulisse). Figli e mariti è stato pubblicato anche dalla Gazzetta di Parma. Altri sono inediti assoluti, come anche Euridice. Però a differenza degli altri inediti, ho inviato Euridice a un paio di concorsi, ma non ha avuto successo. E questo mi spiace molto, perché è tra tutti quello in cui m’è riuscito meglio il lavoro di uniformare significante e significato: di unire quello che è scritto a come è scritto. Spero che trovi i suoi estimatori, se lo meriterebbe.

Quindi: lo leggiamo?

Se siete alla ricerca di un nuovo autore italiano da scoprire o vi va di cimentarvi in una lettura breve, questo libro fa per voi. Ha del potenziale, e spero vivamente che il caro Alessandro Conforti continui a scrivere e a migliorarsi. D’altronde, ci ha fatto un piccolo spoiler su suoi futuri lavori.

La nuova raccolta non ha una connotazione di genere specifica; anche in questa ho unito racconti assolutamente inediti ad altri che hanno vinto concorsi o già pubblicati su riviste.

Aspettando quindi nuove uscite, auguriamo a tutti voi una buona lettura!

Voto

3/5

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