Ci vediamo in agosto – l’ultimo romanzo di Marquez

Ci vediamo in Agosto

Il libro giusto al momento giusto

Sono entrata in libreria alle sette di un mattino grigio. Aspettavo il treno alla stazione di Milano e avevo un bisogno estremo di amore e di dolcezza. Di parole sensibili e di una storia degna di questo nome. Entro in libreria, angolo “Novità”. Primo libro del primo scaffale, Marquez – Ci rivediamo in Agosto. Un titolo caldo, una copertina che ispira tranquillità, un autore che è sempre una certezza. Era un segno e l’ho acquistato senza neanche pensarci.

L’ultimo regalo di Marquez

La storia è quella di Ana Magdalena, una donna di mezz’età che ogni anno, ad Agosto, fa un viaggio verso un’isola Caraibica per portare sulla tomba della madre un mazzo di gladioli. Durante questi viaggi, seguiremo l’evoluzione di una donna che riscopre il significato di sensualità e passione.

Giudicando il libro migliore di quanto lo ricordassimo, ci è venuta in mente un’altra possibilità: che la mancanza della facoltà che non aveva permesso a Gabo di terminare il libro gli avesse anche impedito di rendersi conto di quanto fosse buono, malgrado le sue imperfezioni.

Queste sono le parole dei figli di Marquez, Rodrigo e Gonzalo, riportate nel prologo. I due fratelli, a dieci anni dalla morte del padre, hanno deciso di tradire la sua volontà pubblicando questo libro, ormai pronto da anni che però Marquez ha sempre giudicato “incompleto”. Come apprendiamo dalle note del suo editor, Cristobal Pera, il libro che abbiamo tra le mani è frutto di cinque revisioni curate da lui e dallo stesso Gabo, più altre revisioni e note sparse lasciate da Marquez. Anche se quest’ultima versione riporta in copertina la scritta “Gran ok final” dell’autore, in realtà Gabo ha deciso di metterlo da parte giudicandolo come un lavoro imperfetto, non degno della stessa fama del suo più grande successo, Cent’anni di solitudine e che quindi andava “distrutto”.
Dopo averlo letto vi posso assicurare che la decisione di Rodrigo e Gonzalo è stata una benedizione per noi lettori, e vorrei poterli ringraziare di cuore.

Quello che abbiamo tra le mani è un quadro.
Un dipinto impressionista che prende forma più [questo più non mi piace moltissimo] lo si guarda, che dipingiamo con Marquez freneticamente in ogni sua pennellata veloce e decisa. Lo guardiamo agire nella maestosità dell’atto pittorico e restiamo senza fiato e senz’anima quando ha finito, catturati da lui in questo dipinto. Ci vuole un momento per riprendersi.

Il romanzo di Marquez è un regalo di suoni, colori, sensazioni. Nonostante le facoltà mentali di Gabo fossero ridotte dalla sua malattia (per chi non lo sapesse, aveva sviluppato il morbo di Alzheimer) il testo, anche grazie alle capacità editoriali di Cristobal, è in grado di regalare emozioni e coinvolgimento. Percepiamo quello che la protagonista percepisce, le sue sensazioni fisiche, i vestiti sulla pelle, il caldo dell’estate, la magnificenza della natura con i suoi colori e i suoi odori.

Perché dovete leggerlo

Se avete letto altro di Marquez, va da sé che non possiate perdervi l’ultimo suo romanzo. Se non vi siete mai approcciati all’autore ma avete bisogno di una storia calda, avvolgente, da divorare in poche ore, allora dovete leggerlo.

Voto

5/5

Citazioni

Si sentì maliziosa, allegra, capace di tutto, e imbellita dalla mescolanza sacra della musica con il gin.

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