Fight club di Palahniuk – Recensione

Fight club

Il protagonista è un impiegato statunitense che lavora in una compagnia assicurativa, insoddisfatto della sua vita e tormentato dall’insonnia. Di ritorno da un viaggio di lavoro scopre che la sua casa è stata distrutta da un incendio e non sapendo dove andare si rifugia da Tyler Durden. Eccentrico e misterioso, ben presto diventerà il suo maestro di vita e insieme fonderanno il Fight Club.

Introduzione

Chi non conosce Fight club?
Io ho visto il film tempo fa e l’ho amato, e nonostante volessi leggere i romanzi di Palahniuk già ai tempi del liceo ho sempre rimandato finché Veronica non mi ha convinta. Lei adora l’autore (se volete potete trovare la sua recensione di “Caviecliccando qui) ed è riuscita a incuriosirmi. Così eccomi qui, a lettura ultimata, per parlarvi di come la penso di questo libro particolare ed emozionante. Per me è stato un “odi et amo” tra lo stile ripetitivo dell’autore e la forza narrativa del libro.

Recensione Fight Club

Fight Club è un testo aggressivo, veloce, letale. Che conosciate o meno la storia, la prima cosa da sapere è questa: se volete leggere Fight Club tenete bene a mente che a Palahniuk piacciono le ripetizioni. Da morire.
Tutto è una copia di una copia di una copia
, e non sono solo i concetti a ripetersi ma anche le parole tra le frasi, in un continuo susseguirsi di termini identici e fastidiosamente cantilenanti.
Sicuramente questo approccio narrativo è stato un’esclusiva di Palahniuk, e nella postfazione la scrittrice Fernanda Pivano sostiene sia il “tentativo di raggiungere una tensione che va al di là perfino dell’anarchia fondamentale dell’autore“. Direi che ci è riuscito alla perfezione.
Le ripetizioni distorcono la realtà, la replicano e moltiplicano due, tre, dieci volte, fino a che il lettore non si sente completamente travolto dalle vicende e nauseato da esse. Nausea provocata non solo dagli eventi ma dalla ridondanza e ripetitività, che fa sentire di essere in una bolla, in una grande sfera chiusa e ovattata dai rumori esterni. Gli eventi che narra il protagonista solo lontani e distanti ma allo stesso tempo ne sei immerso, e più la lettura procede, più Palahniuk riesce a farti provare lo stesso senso di alienazione che prova il narratore.
È un grande racconto del protagonista che ci spiega come è arrivato al punto critico iniziale, accompagnandoci pagina dopo pagina nel suo lento declino e collasso emotivo e psicologico. Collasso che sembra quasi inevitabile. Il protagonista infatti si ritrova immerso in una società sorda e capitalista in cui gli oggetti che una volta possedevi ora posseggono te. In cui il motto silenzioso è “Siamo ciò che compriamo”.
I suoi problemi di insonnia rendono la realtà più distorta di quanto già lo sia, e si sente soffocare tra i suoi perfetti mobili Ikea, il suo stabile lavoro in azienda, i suoi viaggi “monoposto, monporzione, monodose“, che non fanno che accentuare l’insonnia. Il punto di rottura si ha con l’arrivo di Marla Singer nella vita del protagonista, ma si rivelerà anche l’unico vero legame con la realtà del protagonista.

Fight Club è un testo che ho apprezzato tantissimo ma al contempo che non ho sopportato. Sarà che, per quanto efficace, non mi piace il metodo narrativo; sarà che non sono riuscita a leggere con costanza e quindi ho prolungato la lettura per troppo tempo. Fatto sta che verso gli ultimi capitoli ero esausta, volevo terminarlo al più presto e darmi pace con qualche lettura più “leggera”. Ad ogni modo sono comunque riuscita ad apprezzare il genio che c’è sotto. Ha penetrato la mia mente ed è rimasto impresso per giorni e giorni dopo la conclusione. Il fastidio che ho provato leggendo e l’esasperazione sono esattamente ciò che l’autore voleva trasmettere al lettore, e questo fa di Fight club un grande romanzo dalla grande potenza narrativa, che merita tutto il successo di cui gode.

Conclusioni

Primo romanzo scritto da Palahniuk e primo testo che ho letto di Lui. Nonostante il boom del libro sia arrivato solo dopo l’uscita dell’omonimo film (regia di David Fincher), Fight Club è un must to read per ogni appassionato lettore. Personalmente credo che Palahniuk sia un autore adatto agli adolescenti rissosi e in lotta contro il mondo, e Fight Club rispecchia appieno questa lotta contro il potere e sentimento di anarchia e liberazione. Chi lo legge in età adulta saprà apprezzarlo come ho fatto io e, forse, finirà con l’aprire il suo personale Fight Club, ma non parlatene con nessuno.

Voto

4/5

Citazioni

È così che va con l’insonnia. Tutto è così lontano, una copia di una copia di una copia. L’insonnia ti distanzia da ogni cosa, tu non puoi toccare niente e niente può toccare te.

Tyler mi chiede se per me e’ un problema.
Io sono le budella annodate di Tizio.
No, dico io, tutto a posto.
Puntami una pistola alla testa e pittura le pareti con le mie cervella.
Strepitoso, dico io.

Non c’è niente di statico. Tutto va a pezzi.

Tutto quello che hai amato ti respinge o muore.
Tutto quello che hai creato sarà gettato via.
Tutto quello di cui sei orgoglioso finirà in immondizia.

4 Risposte a “Fight club di Palahniuk – Recensione”

  1. Anche io ho visto e adorato prima il film e poi il libro. Sono d’accordo che a volte è davvero pesante e confuso, d’altro canto mi immagino anche Palahniuk pesante e confuso. Non sono d’accordo quando dici che il libro è per gli adolescenti incacchiati col mondo, secondo me è un libro molto complesso e ha davvero tanti livelli di lettura. Forse il film ha più una connotazione punk… però il libro secondo me sarà uno di quelli che si dovranno studiare a scuola!

    1. Infatti con pesante e confuso non intendevo il libro in sé, ma l’autore proprio. Sono d’accordo sul fatto che il libro sia molto complesso e trovo sia perfetto anche per gli adulti, ma come dici anche tu questo diventerà un libro da studiare a scuola e per un ragazzo potrebbe diventare una lettura interessante, proprio perché è lo specchio della lotta del singolo contro la società.

    1. Grazie mille! Il libro non è semplice e immediato, è vero, ma credo valga la pena di dedicarci del tempo per leggerlo.

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