Gemina
In questo secondo capitolo la storia si sposta cambiando punto di vista.
Ci troviamo sulla Heimdall, una stazione di salto, dove, a ridosso del Terra Day, viene fatta sbarcare illegalmente una squadra di mercenari mandati dalla BeiTech per ripulire le prove dello sterminio di massa avvenuto su Kerenza IV. La maggior parte delle persone che si trovavano sulla Heimdall vengono immediatamente imprigionate o uccise. Gli unici che riescono a nascondersi e non farsi prendere sono Hanna Donnelly, figlia del capitano della stazione di salto, Nik Malikov, delinquente in erba appartenente alla Casa dei Coltelli e sua cugina Ella Malikova, una giovanissima nonché abile hacker. Saranno i tre giovani a condurre i giochi di questa nuova avventura e ad emozionarci file dopo file.
Ci troviamo sulla Heimdall, una stazione di salto, dove, a ridosso del Terra Day, viene fatta sbarcare illegalmente una squadra di mercenari mandati dalla BeiTech per ripulire le prove dello sterminio di massa avvenuto su Kerenza IV. La maggior parte delle persone che si trovavano sulla Heimdall vengono immediatamente imprigionate o uccise. Gli unici che riescono a nascondersi e non farsi prendere sono Hanna Donnelly, figlia del capitano della stazione di salto, Nik Malikov, delinquente in erba appartenente alla Casa dei Coltelli e sua cugina Ella Malikova, una giovanissima nonché abile hacker. Saranno i tre giovani a condurre i giochi di questa nuova avventura e ad emozionarci file dopo file.
Introduzione
Gemina è il secondo capitolo della trilogia Illuminae e non mi ha affatto delusa. Lo stile resta esattamente lo stesso. I file sono curati in ogni dettaglio e la grafica è meravigliosa. Amie Kaufman e Jay Kristoff sono all’altezza delle aspettative. In questo libro si aggiungono poi le meravigliose illustrazioni del diario di Hanna, nate dalla mano di Marie Lu.Recensione
Ci ho messo un po’ di tempo ad entrare nel pieno della storia. All’inizio della lettura ero totalmente assorbita dal finale di Illuminae, ma nel giro di poche pagine sono stata travolta dalla forza dei protagonisti. Gemina racconta una storia travolgente, al punto che ogni tanto mi sono dovuta fermare a riprender fiato perché la tensione era talmente alta che non riuscivo a controllarmi.Se non è coinvolgimento questo!
La cosa che non mi sarei mai aspettata da questo libro è stata il dover abbandonare tutto ciò che era rimasto sospeso in Illuminae per ripartire da un punto completamente diverso. Le domande vengono quindi temporaneamente messe da parte e il risultato è stato quello di farmi leggere ancora più avidamente, per avere le mie meritate risposte. Il tempo per il dispiacere comunque finisce presto perché in Gemina ci ritroviamo faccia a faccia con un’altra invasione firmata BeiTech.
La stazione di salto Heimdall diventa presto il campo da gioco di una partita che viene contesa da una squadra di ventiquattro mercenari addestrati e tre ragazzini che, per quanto cerchino di essere adulti, si mostrano nelle loro fragilità.
In questa nuova storia incontriamo Hanna, una ragazza ricca e che ha sempre avuto tutto ciò che voleva e che grazie a suo padre ha dedicato tutta la vita allo studio delle arti marziali e delle strategie di guerra. Tuttavia, per quanto lei sia la nostra incrollabile eroina, molte volte la scopriamo essere una ragazza come le altre, viziata, innamorata, vanitosa, incerta, fragile… Dall’altra parte abbiamo la famiglia Malikov, appartenente alla Casa dei Coltelli (una specie di mafia russa). In particolare conosciamo presto i cugini Nick, giovane delinquente in erba, e Ella, una ragazzina rimasta paralizzata dal bacino in giù e che sopravvive grazie a un respiratore, ma che in compenso è un’abilissima hacker.
La collaborazione forzata tra i giovani per salvare loro stessi e le vite di tutti gli abitanti della Heimdall accentua la differenze dei due mondi a cui appartengono: da una parte una vita agiata nella quale non si è abituati ai “no”. Dall’altra una vita in cui si è costantemente costretti a guardarsi le spalle, in cui si combatte per sopravvivere. Nonostante questo, le differenze sembrano sparire quando la situazione pone tutti sullo stesso piano: ciò per cui si lotta, adesso, è la vita.
La domanda è: riusciranno a spuntarla? E a che prezzo?
Conclusioni
È difficile non ripetersi dopo aver recensito Illuminae.Ancora una volta mi è piaciuto lo stile narrativo dei documenti, mi sono piaciuti i personaggi e i colpi di scena.
A dispetto di molti altri sequel, questo secondo capitolo non appare forzato. Non è un modo per allungare il brodo, anzi l’idea di cambiare totalmente punto di vista arricchisce l’intera vicenda. Quello che viene da pensare è che i veri protagonisti di questa trilogia non siano i singoli personaggi, ma tutto gira intorno alla BeiTech.
Vorrei poter dire molte cose. Tutte le emozioni e le palpitazioni che ho provato condurrebbero verso uno spoiler assicurato, quindi: leggetelo e poi venite a dirci cosa ne pensate!
Voto
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BOLL, Syra: Certo.
AIDAN: Se cReDi, e se Dio esiste, saRai Ricompensato tRa i feDeli dell’alDilà. Se Dio non esiste, non impoRta cosa cReDi o non cReDi. Ma se non cReDi, e Dio esiste, ti aspetta la Dannazione eteRna.
PeRché non cReDeRe, SyRa? Se con la feDe non Rischi nulla, e nell’assenza Di feDe Rischi tutto?